
Forte Laan, Officina Grafica
Asiago, Museo le Carceri
Con il Patrocinio dalla Regione Veneto, della Provincia di Vicenza e della Comunità Montana, la mostra indaga a tutto tondo sul lavoro e sulla ricerca di un artista del territorio il cui lavoro è stato più volte premiato e riconosciuto a livello internazionale.
Aurelio Forte Laan è nato ad Asiago nel 1939 dove tutt’ora vive e lavora. Da sempre, la sua attività di incisore è dedicata all’Altopiano che ha sempre raccontato attraverso una profonda ricerca sulla memoria e sull’immaginario dei luoghi e della sua gente: il suo “genius loci”.
Nel 1971 inizia la sua formazione incisoria con Agostino Lazzari e si perfeziona nel disegno e nella scultura con Luciano Soppelsa. Stampa le proprie opere con un torchio a stella costruito da sé. Ha partecipato a diverse manifestazioni di grafica di livello internazionale ed è stato presentato con diverse mostre personali di incisione. È membro dell’Associazione Incisori Veneti e della Associazione Nazionale Incisori Italiani. È presente nel “Repertorio degli Incisori Italiani nel terzo, quarto e quinto Volume” presso il “Gabinetto Delle Stampe” di Bagnacavallo (RA).
Nel 1992 ha illustrato con un’acquaforte il racconto “Natale 45” di Mario Rigoni Stern e nel 1998 ha creato il bozzetto per il Monumento “Emigranti – Speranza e Nostalgia” che verrà poi realizzato ad Asiago per la Comunità Montana e in seguito per la comunità altopianese ad Adelaide (Australia). Negli anni 2001 e 2002 è stato finalista segnalato per il “Premio Arte Mondadori” a Milano. Dal 1996 le sue opere vengono presentate dalla Galleria d’Arte Busellato di Asiago. Il suo lavoro è stato curato da Giorgio Trentin, Giorgio Segato e dalla “Fondazione Tono Zancanaro” di Padova.
Dai disegni sospesi a cascata sugli spazi verticali del museo alla creazione della stamperia dell’incisore, la mostra è stata pensata come ad una specie di fabbrica di immagini su carta che raccontano attraverso il lavoro dell’artista un territorio così speciale qual’è l’Altopiano. Si tratta di un piccolo omaggio alla cultura locale e nel cuore del suo percorso, la mostra dedica un un momento allo scrittore Mario Rigoni Stern e un sentito ricordo all’emigrazione, fenomeno che ha profondamente segnato la gente di queste montagne.
La mostra, che è stata presentata dal critico d’arte Maria Lucia Ferraguti è stata aperta al pubblico fino a domenica 3 marzo 2013. La guida alla mostra è stata a cura di Lucia Spolverini.